Arcidiocesi Ferrara-Comacchio, Serra Club e Ucid per il turismo religioso
Il Giubileo come grande momento di spiritualità ma anche felice occasione per promuovere il turismo religioso, a cominciare dal nostro territorio.
Se n’è parlato approfonditamente nel bel convegno, molto partecipato, che si è svolto l’altro pomeriggio a Casa Cini per iniziativa dell’Ucid (gli imprenditori e i dirigenti cristiani) e il Serra club in collaborazione, ovviamente, con l’Arcidiocesi, intervenuta ai massimi livelli con monsignor Gian Carlo Perego. Proprio l’arcivescovo, nelle conclusioni, ricordando l’ingente patrimonio religioso, artistico e storico costituito dalle innumerevoli chiese, monasteri ed altri edifici collegati al sacro, ha sostenuto la necessità di valorizzare tutto questo, sostanzialmente in due modi: dando vita a una sorta di “cabina di regia” a livello pubblico (“le sinergie sono indispensabili”) e costruendo, all’interno della realtà ecclesiale, itinerari ad hoc. Insomma arte e bellezza collegate a fede, cultura e natura fanno di questo segmento di turismo un mix di straordinaria attrattività, a patto che …il sistema sia davvero un sistema e abbia come stella polare l’efficacia.
Molteplici e qualificate le relazioni precedute dall’intervento del presidente dell’Ucid Antonio Frascerra che ha illustrato le motivazioni dell’evento sottolineando la grande opportunità, anche economica, offerta dal Giubileo. Economia, si diceva: il vicepresidente della Camera di Commercio Paolo Govoni ha snocciolato molti ed aggiornati dati sul turismo nella nostra provincia che “vale” oltre il 16% del Pil e dà lavoro al 17% degli addetti; superiore alla media regionale e nazionale è anche il numero dei lavoratori impegnati specificamente nel settore culturale. Che poi il turismo religioso sia un autentico business lo testimonia il fatto che nella sola Unione europea sono coinvolti 230 milioni di persone. Anche l’Ascom (intervenuta col presidente Marco Amelio) considera questo segmento economico “un asset strategico importantissimo” che produrrà nuova ricchezza anche attraverso il Giubileo; il tutto, ha suggerito il presidente, nel segno di “un patto per il turismo”. Delle enormi potenzialità turistico-economiche del Delta e del litorale (che, pure, vanta l’80% delle presenze provinciali) ha poi parlato Gianfranco Vitali presidente Fiavet che ha richiamato le encicliche papali collegate a un grande appello per il rispetto del Creato. E’ necessario, ha aggiunto, “unificare il due parchi del Delta”. Dalla costa alla città: in apertura erano intervenuti la consigliera provinciale Diletta D’Andrea e l’assessore comunale al turismo Matteo Fornasini dichiaratosi soddisfatto per il trend delle presenze turistiche (380.000) in crescita; ma non basta perché “bisogna fare rete e aumentare l’attrattività”. Il tutto mentre sono in corso progetti in linea con la valorizzazione del nostro patrimonio Unesco. Su questo aveva poi risposto l’arcivescovo lamentando uno “scollamento” con le istituzioni sui progetti Pnrr di recupero di immobili sacri. Interessante anche la testimonianza del presidente di Petroniana viaggi Massimo Caravita che ha narrato la storia e l‘attività di questa agenzia di proprietà della Curia di Bologna.
Le novità diocesane sono state infine illustrate da don Fabio Rufini ed Emanuele Pirani rispettivamente delegato regionale dell’associazione santuari e incaricato diocesano per il tempo libero. Il Giubileo non sarà “romanocentrico” e quindi lo si potrà celebrare in tante chiese e santuari del mondo. In diocesi i principali luoghi sacri sono cattedrale, Abbazia di Pomposa, Santa Maria in Vado, Santa Maria in Aula regia (ma ce ne sono molti altri). Sta poi nascendo il “cammino di San Guido”: 55 chilometri per podisti e ciclisti attorno alla splendida abbazia di Pomposa.
Alberto Lazzarini