A Dante Vannini
“Un servitore umile, un esempio eccellente”
Dire addio è sempre difficile, ancor di più, quando il destinatario del triste messaggio è un Amico personale, un Amico del Serra International, un Amico di tutti!
Caro Dante, alla fine sei partito! Avevi già la tua valigia pronta nella mano. Sapevo benissimo la sofferenza che c’era nel tuo cuore… me lo confidasti qualche giorno fa, preoccupato di dover “lasciare” la tua famiglia, della quale mi facesti un orgoglioso dettaglio, su tutti, dalla tua amata moglie Nicoletta, ai tuoi gioielli Rosanna e Paola, ai nipoti: Paolo, Niccolò, Annalisa, luce dei tuoi occhi. Ma non ti sei limitato solo a loro, hai rammentato anche altri familiari a te vicini e persino hai elogiato il personale della casa di riposo dove eri amorevolmente accolto.
Potrei fermarmi qui, poiché già da qui si capisce benissimo chi era Dante.
Carissimo Dante, solo tre giorni fa, con il tuo/nostro grande amico fraterno Antonio Ciacci, si parlava di te, delle tue imprese professionali da grande manager, nonché quelle associative a livello internazionale. Si ragionava sull’assurdità della malattia che è riuscita a fermare un uomo che per una vita è stato in giro per il mondo, infatti il lavoro ti ha fatto stare tanto tempo in India, in Egitto quale direttore amministrativo di alcune aziende della Philips, poi responsabile della logistica per Whirlpool Europe, poi ancora amministratore delegato di varie aziende nella provincia di Siena, Presidente del Consorzio Siena Energia dell’Associazione Industriali, per la quale hai collaborato anche a livello nazionale, il tutto sempre nella massima onestà; non a caso nel 2016 è stato insignito Maestro del Lavoro, Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ma… il suo pensiero era a Siena, la sua Siena, la sua Contrada, ma soprattutto la sua dolce Nicoletta che lo attendeva con
immutato amore, come nel giorno del matrimonio.
Per coronare le sue doti debbo altresì dire che Dante è stato anche un grande atleta: campione regionale di lancio del disco e campione provinciale di lancio del peso con un record mantenuto per ben 30 anni.
Non da meno è stato il suo instancabile servizio per il Serra Club, sia a livello locale, distrettuale, nazionale ed internazionale, dove hai egregiamente ricoperto il ruolo di Presidente di Serra International, infatti nella sua annualità 2016/17 organizzò in Italia la Convention Internazionale e fu ricevuta in delegazione anche da Papa Francesco. Anche per questo Dante è stato davvero un maestro, umile, senza nulla ostentare, ma con vero spirito di servizio.
A proposito di internazionale, ieri ho ricevuto un messaggio dall’America, da John Liston, Direttore Internazionale, che fra i tanti bei ricordi, mi ha detto “Dante era benvoluto ed amato da tutti i Serrani del mondo” e conclude “adesso abbiamo un potente protettore in Paradiso”
Dante, ha raggiunto serenamente, ed in silenzio come un nobile signore, quale Dante Vannini era, la Casa del Padre al termine di una vita spesa nel lavoro, nell’amore per la sua famiglia e da ultimo, ma non ultimo, per l’ideale Serrano, di cui è stato un convinto e appassionato cultore.
Con la sua modestia, scevro da ogni ambizione personale, non si è mai tirato indietro da impegni e responsabilità; sempre, alla fine, considerandosi “umile servo inutile”. Insomma, un’anima semplice, colma di amore per gli altri e di grande fede in Dio, ed ancor di più nella Sua recente infermità che gli impediva la partecipazione fisica. Insomma, un cristiano autentico, già Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, fortemente radicato nella fede che è andata gradatamente crescendo.
Caro Dante, personalmente non avrò più il piacere delle nostre lunghe e simpatiche conversazioni; a noi tutti Serrani, ci mancheranno le tue esortazioni, con i tuoi brevi interventi di uomo saggio, di uomo stimatissimo nel nostro Movimento.
Carissimo Amico di lunga data, caro Maestro di vita, Dio nella sua immensa clemenza, perdonerà tutti noi per le nostre imperfezioni nei Tuoi confronti e ti accoglierà benigno nel Suo Regno.
Vicino al Padre Celeste e a San Junipero Serra, certo, non dimenticherai la Tua Famiglia che ti ha amato e sostenuto in ogni momento, ma non potrai dimenticare nemmeno noi, che restiamo a continuare le opere che hanno illuminato la tua vita: L’unione familiare, il rispetto altrui, l’onestà, la preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose.
Sicuro di interpretare i sentimenti di tutti porgo ai familiari il segno più alto delle nostre fraterne ed accorate condoglianze per il sincero affetto che abbiamo nutrito in vita per Dante.
Personalmente ho perso un amico, il Serra ha perso una risorsa, ma tutti abbiamo guadagnato una “luce dal cielo”.
Addio Dante, arrivederci fratello mio e un caro saluto al nostro caro amico comune don Lorenzo e tutti i Serrani. Pregate per noi dal cielo.
Siena, 5 dicembre 2024
Giuliano Faralli
PRESIDENTE NAZIONALE SERRA INTERNATIONAL ITALIA





