SHALOM A FERRARA
Il giorno 14 novembre 2023, presso la basilica di San Giorgio fuori le mura di Ferrara, abbiamo avuto il piacere di incontrare e conoscere da vicino la Comunità Cattolica Shalom, da poco insediatasi in città.
Per noi è la interessante scoperta di un carisma del tutto particolare e di una missione rivolta ai giovani, e nella città di Ferrara soprattutto verso la popolazione universitaria.
Arriviamo al Santuario di San Giorgio al termine del pomeriggio, mentre due ragazze della comunità stanno operosamente potando la siepe che delimita il monastero dalla pubblica via. Siamo accolti dal Rettore del Santuario, Don Giorgio Polezzo che subito ci presenta alle responsabili della Comunità Shalom: Aline Teixeira (Responsabile Apostolica Shalom Ferrara), Sara Ponzo (Responsabile formazione e vita comunitaria Shalom Ferrara) e Chiara Rondoletti. Siamo accolti nel Capitolo del Monastero, iniziamo il nostro colloquio, ponendo loro molte domande. Quanto segue è una sintesi delle risposte e di alcuni dati consultabili in rete.
STORIA
La Comunità Cattolica Shalom nasce per iniziativa di giovani universitari che, con a capo Moysés Louro de Azevedo Filho e su incoraggiamento dell’Arcivescovo di Fortaleza (Brasile), aprono una pizzeria con annessa libreria per l’accoglienza e l’evangelizzazione dei giovani: è il primo Centro Shalom. L’opera si diffonde in breve tempo anche tra famiglie, bambini e persone di diversa provenienza socioculturale. Nel 1985, il primo gruppo di giovani si costituisce in comunità di vita e nel 1986 nasce la prima comunità di alleanza formata da giovani e adulti. Nel 1998 la Comunità ottiene il riconoscimento canonico dall’Arcivescovo di Fortaleza. Il 22 febbraio del 2007 il Pontificio Consiglio per i Laici decreta il riconoscimento della Comunità Cattolica Shalom come associazione internazionale di fedeli.
IDENTITÀ
La Comunità Cattolica Shalom è costituita da coppie di sposi, celibi per il Regno, sacerdoti, giovani e adulti alla ricerca della propria vocazione, uniti dalla chiamata a vivere il carisma di Shalom i cui tratti caratteristici sono la contemplazione, l’unità e l’evangelizzazione. A partire dall’esperienza dell’effusione dello Spirito la Comunità svolge diverse iniziative di evangelizzazione tra i giovani, le famiglie, i bambini, i poveri, nei mass media e nel mondo dell’arte, del lavoro, della scienza e della cultura. Costituisce e anima gruppi di preghiera e centri di evangelizzazione, di formazione, di spiritualità, di educazione, di arte, di comunicazione e di promozione umana tramite opere di misericordia verso i sofferenti. La formazione dei membri, basata sull’incontro personale con Gesù Cristo, secondo l’immagine di Ef 2,14: “Cristo è la nostra Pace”, in ebraico Shalom, è alimentata dallo studio della Parola di Dio e del magistero della Chiesa, dalla preghiera, dalla partecipazione alla liturgia e ai sacramenti, dalla vita fraterna e missionaria, dall’amore filiale alla Vergine Maria, dall’unione con il Signore. San Francesco d’Assisi e santa Teresa d’Avila sono i santi patroni della Comunità che ispirano diversi aspetti della sua spiritualità.
COMUNITA’ DI VITA
Dopo che papa Giovanni Paolo II, durante la sua visita in Brasile, lasciò una lettera di affidamento della sua vita per l’evangelizzazione dei giovani, Moyses Azevedo (Cearà -Brasile), guardando in faccia la realtà, si rese conto che i giovani non frequentavano la messa e disertavano i gruppi di preghiera. Ebbe una intuizione: utilizzare il cibo materiale come elemento di aggregazione per procurare cibo spirituale.
L’evanglizzazione nacque attraverso un luogo di ritrovo. Lo scopo era richiamare i giovani in punti di ritrovo dove consumare cibo in comunità e il primo approccio venne fatto con l’aiuto del vescovo locale a Fortaleza.
Questo tentativo fondava le sue speranze su 3 principi: Desiderio di stare insieme per vivere meglio il Vangelo. Espandere questa attività per accogliere sempre maggior quantità di giovani. Confidare nel passaparola per diffondere e espandere la comunità.
La formula ha funzionato perché questo modello si è espanso al punto che oggi il gruppo Shalom conta più di 100 missioni in 30 paesi dove operano attraverso 2 orientamenti: Comunità di vita (cuore) e Comunità di alleanza (braccio).
Ma qual è la “mission” di questi giovani: desiderio di servire Dio non come ordinati (suore, preti etc.), bensì come laici consacrati per aiutare gli altri, sia materialmente (cibo), che spiritualmente diffondendo l’amore di Dio per evangelizzare nuovi giovani.
Così dopo la lettera di affidamento di Giovanni Paolo II, un altro papa Benedetto XVI ha approvato nel 2012 lo statuto con la “Regola di vita”.
La realtà di Ferrara
Il 10 settembre, giorno della festa della Madonna del Salice, la missione Shalom di Ferrara, appena aperta, ha avuto la grazia di essere presentata ufficialmente in questa città con la celebrazione della Messa di insediamento della Comunità Cattolica Shalom nella città estense.
Cinque missionarie (e a breve due missionari) vivono a San Giorgio fuori le Mura e collaborano con la Pastorale Universitaria e Giovanile diocesana. «I giovani hanno una forte sete di Dio, di una felicità diversa»: ecco le loro testimonianze. E il loro impegno è profuso totalmente verso l’esterno. A breve intendono creare sale studio come centro di aggregazione per i tanti universitari che studiano nella nostra città.
Auguriamo a questa giovane e nuova comunità cristiana di raccogliere tanti frutti durante la loro missione.
Per approfondire:
https://comshalom.org/it/insediamento-della-comunita-cattolica-shalom-a-ferrara/
https://andreamusacci.com/2023/09/13/con-gioia-portiamo-dio-ecco-la-comunita-shalom-a-ferrara/
http://www.laici.va/content/laici/it/sezioni/associazioni/repertorio/comunita-cattolica-shalom-.html