Rete e Internet: conferenza a Cascina

di Paolo Chiellini

vIce presidente alla comunicazione

 

Organizzato dal Serra Club di Cascina si è svolta Martedì 28 Novembre u.s. una conferenza sul tema: -“l’inquietudine del piacere” la rete offre tutto quello che l’immaginazione, l’intelligenza e la psiche desiderano-.

La conferenza si inquadra nel ciclo di iniziative con cui il Serra Club di Cascina ha inteso traguardare sotto i vari aspetti il tema del corrente anno sociale: -“Il cambiamento del linguaggio” l’annuncio, la trasmissione della fede, la vocazione-. E dopo la riflessione sul linguaggio musicale, svoltasi il mese scorso, questa volta ci si è rivolti al mondo di internet.

A relazionare, dopo la celebrazione dei Vespri e la consueta conviviale, è stata la Dr.ssa Ilaria Tono specializzata in Sistemi Integrati alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa e attualmente sviluppatrice del progetto “Ospedali Virtuali” (mirante ad umanizzare il percorso di cura del paziente cronico) presso la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio.

Punto cruciale da cui partire è capire cosa è la “rete”, cosa è internet. E poi cosa non è e cosa, invece, sono i servizi.

Internet è “la rete delle reti” e nasce negli anni 60, in tempi di guerra fredda, col progetto Arpanet frutto del lavoro  dell’ARPA (Advanced Research Project Agency) divisione del dipartimento della difesa degli USA  per scambiare e quindi conservare dati sensibili. Nel 1982 fra USA e Norvegia ci fu per la prima volta il collegamento fra computer di nazioni differenti. E tra i primi a stabilire collegamenti internazionali ci fu anche l’Italia grazie ai precursori del CNUCE di Pisa.

Internet può quindi essere paragonata ad una grande strada di collegamento fra utenti di tutte le nazioni, proprio come le strade uniscono le nostre case e ci consentono di trasferirsi da un luogo ad un altro. E come sulle strade si viaggia in auto, in bus (e allora non siamo soli ma in comitiva), come sulle strade viaggiano le merci, viaggia la posta, viaggiano i mezzi di soccorso, altrettanto avviene in internet. Su di esso viaggiano gli “offerenti” di servizi: pagine web, motori di ricerca, messaggistica, posta elettronica ecc.

E poi, come lungo una strada troviamo i cartelli pubblicitari e le indicazioni stradali, così viaggiando in internet ci imbattiamo in pubblicità e in accattivanti richiami a deviare dal percorso che avevamo in mente.

E purtroppo, come su una strada possono viaggiare anche maleintenzionati, così anche in internet ci sono delle insidie e dei possibili motivi di distrazione. Ragione per cui, mantenendo il parallelo con la strada fisica, come per guidare su una strada occorre la patente, così pure navigare in internet presuppone un approccio prudente e consapevole. Prudente nella scelta dei siti e nella verifica delle fonti. Consapevoli di una insidia subdola: quella che va sotto il nome di “infodemia”, ovvero la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni che va a scapito della loro qualità.

Possiamo chiederci: ha tutto questo a che fare con l’annuncio della fede? Verosimilmente si perché consente la ricerca di possibili risposte a dubbi e inquietudini. Perché consente di approfondire argomenti e riconoscersi in altri che hanno sperimento il nostro stato di ansia e di ricerca. Perché consente di creare “community” dove dialogare, confrontarsi e quindi maturare anche una eventuale “vocazione”. Con la consapevolezza, però, che non si sta parlando con persone fisiche e che stiamo prescindendo da una comunicazione semantica efficace. Con la consapevolezza che stiamo viaggiando su una strada che potrà condurci dove vogliamo ma che non è esente da insidie e dove il modello di business “your money or your data” è invadente.

A questo punto la conclusione. La rete, internet, sono positivi o negativi? Una risposta assoluta non può essere data. Tutto dipende dall’uso che se ne fa. Quello che è certo è che l’uso di internet deve essere avveduto ed equilibrato, ovvero non compulsivo e ossessivo.  E qui entra in gioco anche la nostra responsabilità di adulti, di educatori, di genitori, di nonni affinchè sia evitato che fin da piccoli, fin da bambini, sia presa eccessiva confidenza con internet anche solamente per giocare coi loro personaggi animati per non dover, poi, restare preda di un sistema che li porta a percorrere un “strada” senza aver preso la dovuta “patente”.