10 anni di pontificato di Papa Francesco

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Mercoledì 13 Marzo 2013-Lunedì 13 Marzo 2023 e sono passati dieci anni da quando il Cardinale di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio salì sulla Cattedra di Pietro, assumendo il nome del Santo Patrono d’Italia ovvero “Francesco”, il 266 Vicario di Cristo. È il primo pontefice che viene dall’altra parte del mondo, gesuita ma con lo spirito avuto da San Francesco perché nella storia della chiesa nessun pontefice aveva assunto questo nome. Si fece apprezzare col saluto informale “Buonasera” e nella sua prima omelia pronunciò tre parole su cui basa il suo pontificato: “Camminare, Edificare e Confessare”. Sono buone basi di inizio ma non sono facili da realizzare visto i contrasti presenti e Francesco sapeva cosa voleva dire per via degli anni vissuti durante la dittatura argentina quando era sacerdote ma anche quando diventò vescovo ed in seguito cardinale di Buenos Aires, sua città nativa, vivendo sempre con i poveri delle Favelas. Il suo amore per i poveri non è venuto meno e lo ha dimostrato con piccoli gesti concreti così da cercare di riavvicinare i fedeli lontani da Dio e dalla chiesa. Ha voluto le Giornate Mondiali dei Poveri celebrate dal 2017 nel mese di novembre, dove sta in mezzo a loro per fare capire che non dobbiamo amare a parole, ma con i fatti e nella verità, come dice la Prima Lettera di San Giovanni apostolo. Parla spesso della Misericordia usata dal Signore per il bene della nostra salvezza e nel 2015-2016 volle il Giubileo Straordinario della Misericordia come segno concreto che i misericordiosi troveranno la loro misericordia presso Dio. Ha introdotto anche altre cose, come la Giornata dedicata all’ascolto e alla lettura della Parola di Dio nel 2019. Ed ancora, non va dimenticata la Giornata della Festa dei Nonni nel 2021, il giorno della ricorrenza dei santi Gioacchino e Anna – i nonni di Gesù – il 26 luglio, per ribadire che sono il grande tesoro delle rispettive famiglie da cui proviene la nostra discendenza storica. Non dimentico la visita pastorale – seppure veloce – fatta a Prato, la mia città nativa, il 10 novembre 2015. Venne accolto dal vescovo emerito Monsignor Franco Agostinelli e nell’ora in cui fu in mezzo a noi fece sentire la sua voce dal Pulpito del Donatello,  richiamandosi a San Paolo quando, nella la Lettera agli Efesini, dice di rivestirsi dell’Armatura di Cristo che è un valido strumento per combattere gli spiriti del male testimoniando Cristo che è verità e vita. Ci affidò alla protezione della Vergine Maria, per via della storica Cintola della città ovvero una delle cinture donate a San Tommaso da Maria durante la sua assunzione in cielo. In questi dieci anni ha scritto tre encicliche ma quelle più toccanti sono la “Laudato Si” del 2015 che ha ben 246 punti in cui parla della cura e proiezione del creato con il bellissimo cantico delle creature e “Fratelli Tutti” del 2020 contenente 287 punti firmata ad Assisi sulla tomba del santo per parlare di pace e amore nello spirito di San Francesco. Quando è arrivata la pandemia ed eravamo tutti segregati in casa,  anche allora fece sentire la sua voce per il popolo fedele perché passasse questa terribile malattia.  Con lo scoppio della guerra in Ucraina la voce e la preghiera non sono mancate le sue continue esortazioni per arrivare ad una tregua veloce: la strada è piuttosto lunga ma non ci arrendiamo e lottiamo per la pace. Non è mancata la sua voce per i migranti morti in mare, che avevano lasciato il loro paese nativo per sfuggire alla dittatura e cercare di rifarsi una vita. Proprio a Lampedusa il Santo Padre fece la sua prima visita pastorale l’8 luglio 2013, celebrando la Santa Messa, portando conforto ai migranti ed elevando un forte grido contro la cultura dello scarto. Prima di andare via lanciò nel Mare Mediterraneo una corona di fiori come ricordo dei migranti defunti. Concludo facendo tanti auguri al Santo Padre per questo traguardo, cosicché Dio lo benedica per tutto quello che ha fatto e la Madonna lo custodisca sempre.
Marco Giraldi-Vicepresidente delle Rispettive Comunicazioni Sociali del Serra Club di Prato 534 appartenente al Distretto 71 della Regione Toscana Nord/Sardegna