A Taranto conversazione sul pensiero trinitario quale fonte di nuove relazioni

Scegliere “Il pensiero trinitario” come argomento per una conversazione non è né semplice né scontato anche se la platea è costituita da un pubblico preparato come è quello del Serra Club. La provocazione iniziale nasce dalla presentazione del “Manifesto” del teologo Piero Coda che apre un cantiere di ricerca sull’ontologia trinitaria. La riflessione offerta dalla relazione del prof. Luigi Ricciardi, docente di filosofia e teologo, ha mostrato come un’esperienza autentica di fede ritrova nel Mistero infinito dell’Amore trinitario un impatto culturale e sociale che consente di “ripensare il pensiero”. Si tratta di ripercorrere l’esperienza di camminare insieme ascoltandosi, svuotandosi dal sé per far posto all’altro ed accoglierlo nella sua interezza.

Ricciardi ci ha coinvolto in una rilettura della tradizione di pensiero maturata nella patristica, rinnovata dal Concilio Vaticano II, che ci ha consentito di approfondire il significato decisivo e generativo della Relazione. Se dal Medioevo ai giorni nostri i mistici sono stati i testimoni dell’insondabile discernimento della Verità dell’E/essere, non possiamo sottrarci all’urgenza dettata dalla complessità del reale, che ci chiede di cogliere i legami, le interazioni reciproche, i fenomeni multidimensionali , affinchè sia una visione circolare a reggere la Storia. Sostituire al rapporto dialogico che si confronta nei termini di aut…aut, un’apertura autentica in cui le parole costruiscano una trama di relazione profonda e generativa di comprensione e reciproca disponibilità è la base su cui filosofia e teologia ritrovano una sintonia dispersa nel XX secolo e capace di una nuova chiave di lettura e prospettiva metodologica.

Grande è stato l’interesse suscitato da un racconto punteggiato da episodi di storia, di poesia, di espressioni pittoriche, tutte al servizio del Mistero che si realizza nel sovrabbondante, cosmico, Amore Trinitario. Molti ed interessanti gli interventi che hanno accolto l’invito a trarre dal “Manifesto” un itinerario da vivere e condividere nella ricerca del bene comune. Un grande grazie al relatore e alla presidente Maria Cristina Scapati per l’incontro davvero speciale che ci ha coinvolti in questo mese di ottobre.

Maria Silvestrini