Incontro di apertura dell’anno sociale al Serra Club Pontremoli-Lunigiana
Il Serra Club Pontremoli-Lunigiana ha aperto le attività del suo anno sociale 2024/2025 venerdì 22 novembre con la relazione tenuta dal cappellano del Club, don Antonio Costantino Pietrocola, sul tema “Spes non confundit: la speranza non delude. L’Anno Santo nella storia e nella spiritualità”. L’argomento è stato scelto in preparazione all’Anno Santo indetto per il 2025.
Dopo avere condiviso con i partecipanti alcuni ricordi personali riguardo all’Anno Santo del 1974, il relatore ha spiegato che cosa rappresenta il Giubileo per i cristiani e per il mondo cristiano. Ha origini ebraiche. Nel libro della Bibbia, il Levitico, si indica l’importanza dell’Anno Santo per gli ebrei, che lo festeggiavano ogni 50 anni, era dedicato al Signore e in questo periodo di tempo venivano liberati gli schiavi, non si coltivavano i campi e il nutrimento proveniva dai prodotti offerti dalla natura, i debiti venivano condonati e si rientrava in possesso della propria proprietà privata se questa era stata confiscata.
Per il cristiano il Giubileo è un tempo in cui egli torna in amicizia con Dio. La sua caratteristica è ancora oggi l’andare in pellegrinaggio a Roma ricalcando le orme dei pellegrini medievali, che si recavano nella Città Eterna per pregare sulle tombe degli Apostoli, ma soprattutto per vedere il volto di Cristo sul panno della Veronica, un rito che esprimeva il desiderio di Dio vedendone qui una parvenza in attesa di vederlo in cielo meritandosi la salvezza della propria anima.
L’Anno Santo serve a noi per chiedere perdono a Dio, per diventare persone nuove ed essere in relazione di amicizia con il Signore; è un anno di speranza che ci permette di giungere a Cristo aiutandoci a ritrovare la meta del nostro cammino umano e terreno.
Per vivere in pienezza l’Anno Santo dobbiamo ritornare ad un rapporto di fiducia in Dio e, pur essendo peccatori, sperare in Lui ed avere fede in Lui. E in questo modo chiariamo il senso della nostra vita perché siamo chiamati ad essere fratelli tra di noi ed amici di Dio.