Un nuovo Club per la grande famiglia del Serra International
Il motto “Siempre adelante!” (Sempre avanti!) di San Junípero Serra, che ha guidato la sua missione di vita, ha risuonato sabato 28 settembre scorso nel piccolo teatro Urbano II, a San Marco Argentano, durante la cerimonia di incorporazione del nuovo Serra Club San Marco Argentano-Scalea al Serra International.
L’evento è stato aperto dal governatore del 77º Distretto Sicilia-Calabria, Gaetano Cammarata. È stato un pomeriggio carico di emozioni per i nuovi 35 soci serrani, che hanno vissuto questo momento speciale insieme a una nutrita rappresentanza della famiglia del Serra giunta per l’occasione. Nel suo intervento, Cammarata ha esortato i soci del neo Club a essere un esempio per tutti coloro che entreranno in contatto con questa realtà, diffondendo l’amore e la gioia di vivere. “Siate trasparenti, siate presenti nelle parrocchie”, ha sottolineato, raccomandando loro di “collaborare e impegnarsi nelle iniziative del seminario e delle parrocchie, supportando l’azione dei formatori nel rispetto delle proprie prerogative.”
Giuliano Faralli, presidente del Serra Italia, ha poi espresso riconoscenza e gratitudine a monsignor Stefano Rega, che ha fortemente voluto la nascita del Club in questa diocesi calabrese. “Il Serra Club è nel cuore del Vescovo”, ha evidenziato Faralli, ed è frutto di un cammino condiviso da lontano già da quando era rettore del seminario di Aversa e cappellano dello stesso Serra Club. Faralli ha inoltre lodato la Commissione Nazionale di Estensione, che sin dall’inizio del ministero episcopale di mons. Rega si è resa disponibile e si è messa al lavoro senza sosta per arrivare a questo importante traguardo.
Cesare Gambardella, past president del Serra International, ha descritto mons. Rega come “innamorato del Serra”, riconoscendo il suo impegno nel promuovere questa realtà.
Con questa incorporazione il Serra Club San Marco Argentano-Scalea 1225 si unisce ai club già presenti in Calabria, tra cui quelli di Reggio Calabria, Oppido Mamertina e Rossano Calabro. Più ampiamente è parte di una famiglia di laici presente nei cinque continenti, impegnata a diffondere la cultura vocazionale e a sostenere i sacerdoti. La presenza del carisma come quello del Serra Club a queste latitudini, inaugura anche una nuova tappa per il seminario vescovile di San Marco Argentano, che vanta un passato ricco di storia e di prestigio poiché è stato nei secoli, dal concilio di Trento in poi, un luogo di formazione ed educazione per l’intere generazioni offrendo al territorio della diocesi tantissimi sacerdoti e professionisti. I serrani sapranno dare un nuovo input anche alle pastorale vocazionale, lavorando in rete, questo sarà un valore aggiunto per far scoprire ai giovani e alle loro famiglie la bellezza della vita consacrata.
Lina Giovinazzo, neo-presidente del Serra Club, ha espresso gratitudine al vescovo e ai soci del nuovo club per la fiducia riposta,
annunciando l’inizio di un intenso programma, a partire da ottobre, volto a far conoscere la realtà del seminario. “Il coinvolgimento sarà il più ampio possibile”, ha sottolineato, evidenziando l’importanza del fare le cose insieme, elemento distintivo dei serrani.
Dopo la cerimonia di incorporazione, ha avuto luogo la celebrazione della Messa, nella cappella del Seminario. Il vescovo Stefano Rega ha presieduto l’Eucaristia, concelebrata da don Angelo Longo, rettore del seminario vescovile, don Sergio Ponzo, vicario della Forania di San Marco Argentano, e assistita dai diaconi, recentemente ordinati, don Mattia De Marco e don Giuseppe Lagatta, insieme al seminarista Giuseppe Mazza.
Nella sua omelia, mons. Rega ha espresso profonda gratitudine e ammirazione per l’impegno dei serrani nella promozione delle vocazioni sacerdotali e nella vita del seminario. Le sue parole hanno sottolineato il grande sacrificio che molti laici compiono, nonostante gli impegni familiari e professionali, dedicando tempo, risorse economiche e spostamenti per sostenere questa causa. È un impegno che va oltre la semplice preoccupazione, dimostrando vicinanza concreta e solidale.
Il Vescovo ha ricordato come il seminario diocesano di San Marco Argentano abbia una lunga tradizione di formazione non solo di sacerdoti, ma anche di “buoni
cristiani”, persone che hanno potuto arricchire la propria vita grazie ai valori appresi. Molti laici, incontrati dal presule, parlano con orgoglio per essere stati seminaristi e si vantano di aver trascorso parte della loro giovinezza in seminario dove hanno ricevuto una solida formazione umana e cristiana, anche se non hanno poi scelto la strada sacerdotale. Mons. Rega ha voluto ribadire l’importanza di continuare a credere che il Signore saprà far fiorire nuove vocazioni, anche nei momenti più difficili.
In questa nuova missione, i serrani si affidano a San Junípero Serra, seguendo l’esempio del santo francescano che, nonostante le difficoltà, evangelizzò la Bassa California.
Il suo impegno testimonia il desiderio di aprire nuove strade, seminando speranza e superando gli ostacoli.
Foto di Giacomo Buscemi, Filly Franchino e Lucia Ioculano