Si è spento Giorgio Bregolin
Si è spento oggi, all’età di 81 anni, il prof. Giorgio Bregolin.
Il Presidente del Consiglio Nazionale Serra International Italia, Giuliano Faralli, e i Serrani tutti si uniscono al cordoglio della famiglia e assicurano vicinanza nella preghiera.
Il prof. Bregolin è stato socio del club di Imperia e ha rivestito, in passato, incarichi – oltre che a livello locale – anche distrettuale e nazionale.
Oggi vogliamo ricordarlo riportando un suo articolo pubblicato sulla Rivista n. 118 “Il Serrano” nel marzo del 2010.
“Note di un Serrano in viaggio” di Giorgio Bregolin
Continua il “romanzo” della mia vita come serrano girovago che attende spesso con tenace pazienza i treni, anche gli aerei che mi portano ad incontrare i serrani nei vari club della penisola. Nelle sale d’aspetto o vicino alle rotaie mi fermo a pensare, a riflettere su ciò che sto facendo, sulle persone amiche incontrate. Ecco, un po’ alla rinfusa, le mie considerazioni:
I preti in difficoltà.
Argomento delicato che colpisce sempre l’animo dei serrani. A volte sui volti di alcuni noto sorpresa e dolore, mai curiosità. Faccio fatica, inoltre, a comunicare quello che ho sentito, notato ed appreso frequentando la Fraternità di Servizio di Vittorio Veneto. Alla fine, mi sento svuotato. Ormai un sottile filo però mi lega a quei frati che si dedicano a questo importante servizio; quando ritorno in quei luoghi è come se mi sentissi a casa mia, la commozione mi prende quando recito le lodi con loro. È proprio vero quello che mi dice P. Alberto: “Qui si tocca con mano la Misericordia del Padre”; è ostico invece per me rimanere più a lungo perché mi sento “rivoltato come un calzino”, ho bisogno di andare via, di dire a tutti i Serrani che il Signore, nonostante i tradimenti, non abbandona la Sua Chiesa.
Il messaggio e le reazioni.
Il messaggio è di una semplicità estrema: invita gli ascoltatori a “ricordarsi” ancora una volta del compito che ci è stato affidato: stare vicino ai consacrati con un ascolto empatico, aiutarli nelle difficoltà anche materiali, far sentire loro nostro affetto e la nostra considerazione. “Fare Betania” con loro come splendidamente affermava Mons. Birolo in un Congresso Interdistrettuale. Lo so non sempre è facile “Fare Betania”, ma bisogna ancora tentare o ricominciare da capo se i rapporti si sono interrotti o sfilacciati. Rimaniamo serrani anche quando siamo in attesa. In secondo luogo, non meno importante, il messaggio ci invita ad “adottare” i consacrati in difficoltà secondo le possibilità di ciascuno. Il mare della carità è fatto di gocce di amore.
Le reazioni.
I club, a mio parere, rispondono bene. Un mio amico, non serrano, distante dal professare la fede ma con un senso della giustizia cristallino, mi ha accompagnato in un club: è rimasto piacevolmente colpito dalla disponibilità dei serrani verso queste problematiche; l’ho visto inoltre, con sorpresa, recitare il Rosario con noi. In fondo però a me basta spargere una sana inquietudine. A volte provoco dicendo: “Spero che questa sera facciate più fatica a prendere sonno!” Altrimenti le sofferenze e gli scandali ci passano sopra senza incidere minimamente.
Ipotesi future.
Il futuro è nelle Sue Mani anche se vorrei, con la mia impazienza, essere già là. Ho cominciato a tracciare una strada, mi auguro che altri spostino i paletti più lontano con coraggio e novità di vedute. Io continuo a viaggiare…