Gratitudine e ricordi: la bellissima lettera di Don Costanzo a Suor Speranza. Una vita spesa al servizio di Dio

, , , ,
Gratitudine e ricordi.
Ringrazio il Signore per la Misericordia che dona a tutti i suoi figli rendendoci parte di un bellissimo progetto di amore!
Lo ringrazio per il dono dell’ultima benedizione che Suor Speranza mi fece poco più di un anno fa e che custodirò come un mandato.
Oggi è toccato a me benedirla al suo funerale.
La ringrazio per ogni sguardo, ogni gesto di premura, per ogni incontro, per ogni progetto condiviso, per ogni dialogo concluso a volte anche senza capirsi…perché non era ancora il momento!
La ringrazio per il dono della sua vita in mezzo a noi.
Dei suoi novant’anni, trenta li ha donati alla comunità di Castelnuovo.
La ringrazio per non essersi risparmiata in nulla per noi. La sua caparbietà, le sue doti, la sua arte, il suo saper fare tutto… sì tutto… la cosa più insignificante nelle sue mani prendeva senso e utilità, la portava persino a riempirsi di orgoglio, il sano orgoglio, quello che è capace a condividersi… si, poteva permettersi anche di inorgoglirsi.
La ringrazio perché quei trent’anni hanno attraversato tutta la mia vita, ne avevo solo due quando per la prima volta mi ha preso per mano.
Quella mano l’ha tenuta stretta anche il giorno della mia Ordinazione.
Diciotto di quei trenta anni li ha vissuti in piena sinergia con don Paolo… e che anni !!!
non c’era posto più bello per sentirmi a casa e in famiglia, per conoscere Gesù, per imparare ad essere comunità.
E così ho scoperto il servizio, ho scoperto che nella Chiesa nessuno è inutile, che siamo una grande famiglia.
E così ho iniziato a muovere i primi passi nel mio rapporto con Te, Dio misterioso e imprevedibile.
Sì, imprevedibile, perché quando capii di essere pronto a diventare disegno di Dio, provai una gioia immensa perché al mio fianco c’erano le persone a cui volevo una bene grande e tra cui proprio lei Suor Speranza.
Ringraziamo insieme il Signore perché ci fa condividere dei ‘tratti di vita’ con gli altri, perché il dono reciproco è segno di Dio in mezzo.
Mentre il cuore piange la perdita di una sorella/madre, la fede grida che la morte non ha l’ultima parola, non più.
E allora, con il cuore colmo di gratitudine ripeto ancora
Grazie, semplicemente grazie ??
Suor Speranza, grazie.
Veramente in questo ultimo periodo della mia vita ho vissuto in prima persona il mistero pasquale: la forza l’ho attinta dall’Eucarestia di cui ho sempre nutrita la mia vita. Nella mia preghiera ho chiesto sempre a Gesù di rendermi tabernacolo vivente, aperta, per comunicare la presenza di Gesù a quanti ho avvicinato.” Sr. Speranza Marzano
Don Costanzo De Marco è Parroco della Basilica Cattedrale di Lucera e  Cancelliere Vescovile.