Preparazione al Festival Dello Spirito. Al Club di Matera è affidata la Lettura dei libri di Giuditta e Ester

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Il Serra Club di Arezzo  con Almasen ha indetto il 1° Festival dello Spirito.
Nell’ultimo CNIS di Serra Italia, svoltosi a Roma è stato accolto ed abbracciato il progetto del Festival dandogli un respiro più ampio e corale che vede coinvolti tutti i clubs Serra d’Italia nella proclamazione dell’Antico Testamento. Lettura, proclamazione, preghiera che  avviene indifferentemente in forma collettiva nell’ambito delle consuete riunioni dei singoli club o singolarmente in maniera personale ed intima all’interno delle proprie abitazioni o luoghi di lavoro, il tutto gestito in piena autonomia da parte di ciascun club o Distretto. I Governatori dei Distretti dovranno quindi avere cura di verificare dell’avvenuta proclamazione da parte dei propri Club di appartenenza ed inviare i rispettivi attestati di proclamazione alla Segreteria Nazionale entro la data del  20 febbraio.

Questo “tempo” di lettura condivisa e comunitaria,  oltre a rappresentare il giusto prologo al festival, ci pare possa significare un momento importante di manifestazione della Parola in piena coerenza con il tema dell’anno individuato dal Consiglio Nazionale (  “Il cambiamento del linguaggio, l’annuncio, la trasmissione della fede, la vocazione” ) e al contempo un’ iniziativa “comunitaria” entro la quale si da voce ed espressione a tutti i club secondo un progetto unitario: una preghiera comunitaria e all’unisono che ha un alto valore della presenza a testimonianza dell’attaccamento al Serra Italia e alla gioia di condividere un cammino di fede che ci vede uniti in Cristo Signore.
Di questi personaggi biblici conoscevamo praticamente solo il nome o poco più ed è stata una piacevole scoperta vedere quanto siano ancora attuali e quanto la Bibbia meriterebbe una conoscenza maggiore.
Il Serra Club di Matera , con la guida dei cappellani , di club don Francesco Gallipoli, e  distrettuale don Ennio Tardioli, ha posto l’attenzione su Giuditta ed Ester, due donne ebree, vedova la prima, ragazza e giovane sposa la seconda, che hanno rischiato la vita per la sopravvivenza della loro gente, il popolo di Israele. Queste due donne hanno vissuto alla presenza di Dio, si sono messe al Suo servizio, hanno pregato ed agito di conseguenza.

Giuditta ed Ester hanno attraversato la storia testimoniando la fede nel SIgnore e l’amore ai fratelli facendo scelte coraggiose. Non hanno disgiunto la preghiera dall’azione e si sono messe in gioco certe della fedeltà del Dio, mai disattesa, e della certezza del suo intervento nella storia umana di cui resta il Signore.

Il racconto di Giuditta assume un tema pasquale, il Signore è passato in mezzo ad un popolo e lo ha liberato servendosi di una donna. Nel suo libro la regina Ester insegna che dalla preghiera nasce l’azione giusta da compiere, incisiva anche nella società civile.

Le due cose dovrebbero andare di pari passo perché questa nostra società ritorni al rapporto intenso con Dio. E questa è la sfida più attuale ed urgente per noi che ci diciamo cristiani.

La crescita umana e cristiana della comunità in cui viviamo dipende anche da noi. Prendendo come riferimento Giuditta ed Ester camminiamo portando il nostro piccolo contributo al regno di Dio che è qui tra noi, ognuno nel ruolo che ci compete.

Aprire la Bibbia per conoscere i suoi protagonisti e’ stato molto interessante perché ci siamo  addentrati in quella che chiamiamo “storia della salvezza”, la storia religiosa del popolo ebraico che funge da paradigma per il cammino di fede di ogni essere umano.