La Relazione del Presidente Faralli al Consiglio Nazionale di Roma

Amiche ed amici, buon pomeriggio, un caro saluto a tutte e tutti.

Un grazie della gentile partecipazione ai Past- President Dino, Antonio, Maria Luisa, Manuel, Enrico, Paola ed al Past Presidente Internazionale Cesare Gambardella. La loro partecipazione parla da sola, la loro presenza ci gratifica e ci da sicurezza. Grazie di cuore. Da bravi Cristiani, quali siamo, iniziamo i nostri lavori in serena amicizia, recitando insieme la dolce preghiera a Maria, Madre di ogni Vocazione e Regina della pace. Con piacere vedo una importante adesione ai lavori del secondo Consiglio Nazionale per il biennio 2023/25, per il quale ho l’onore di presiedere e per questo dico ancora una volta grazie, GRAZIE della fiducia e della particolare amicizia Serrana, che mi state dimostrando. Ancora GRAZIE anche per gli esempi di buona vita Cristiana trasmessi dai miei predecessori e grande riconoscenza al nostro amato Santo Junipero Serra, che in tempi difficili è riuscito ad evangelizzare terre aride. Questa è per noi laici della Chiesa Cattolica, una testimonianza inequivocabile di una sinodalità vissuta che ha dato visibilità, ma soprattutto sostanza.

Venendo ai lavori, vorrei esprimere una riflessione sull’andamento del nostro Movimento. L’altra volta vi ho parlato del nostro essere laici, adesso vorrei esaltare la vocazione di ognuno. Il Serra, all’interno di un cammino di pastorale vocazionale, che deve esserci all’interno di una Chiesa, deve portare un contributo importante: Tenere desta l’attenzione sulla vocazione, leggere l’esperienza di vita del cristiano, come esperienza di una chiamata alla vita, mettendo a disposizione di tutti, i talenti ricevuti, in base alla vocazione di ciascuno, che sia matrimonio, vita consacrata, sacerdozio e universale vocazione alla santità, a partire dal Concilio; e ancora, promuovere la preghiera, affinché il Padre chiami nuove sante vocazioni. Il dono ricevuto, amiche ed amici, è la cifra di una vita cristiana autentica! È dunque da incentivare la cultura della gratuità, non delle cose materiali, ma di uno stile di vita davvero cristiano, come evocato dall’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”.

Papa Francesco ci esorta continuamente a non perdere la connessione con Gesù. Noi già adulti nella fede non possiamo non parlare di Gesù – scrive ancora – non possiamo non presentarlo e non impegnarci a farlo conoscere a chi ancora non ne ha avuto la possibilità oppure, aggiungo io, a coloro che pensano di non credere in lui. Un incontro, dunque, che va proposto ai giovani anche attraverso il catechismo: “Questa è la dolce gioia dell’evangelizzazione del nostro Fraticello Junipero, la gioia di portare al mondo intero il proprio amore per Gesù”.

Dico questo, in primis per me, perché spesso ci facciamo distrarre da tematiche, pur importanti, tipo l’intelligenza artificiale, alla quale non possiamo sottrarci. Dobbiamo avere il coraggio e la virtù dell’esploratore: gli esploratori scoprono i legami tra luoghi, scrivono mappe, riportano indietro beni per alimentare il fuoco e accendono nuovi fuochi nello spazio oscuro. Esploratori, ma anche amministratori: è essenziale che ci siano esploratori coraggiosi, per allargare gli spazi conosciuti della verità, ma è essenziale che ci siano amministratori prudenti, per custodire il fuoco acceso. Temprare la prudenza con la curiosità, con coraggio, verità, attenzione e amore.

Nel pensare e parlare nell’era dell’intelligenza artificiale, dobbiamo tener presente che molte cose cambieranno, ma ciò che ha davvero valore è la fede e se siamo davvero cultori, ma e poi mai, diventerà mai obsoleta. Tutto bene, accogliamo tutto serenamente, ma l’uomo non sia cibo per gli algoritmi, pertanto è importante e indispensabile tenere acceso quel “fuoco”. Venendo alla quotidianità Serrana, ringrazio la mia squadra, Samuele, Michele, Adolfo e vi confermo il loro importante impegno, nonché la dinamicità delle Commissioni Programmi, Vocazioni, Estensioni, Comunicazioni, che sono a vostra disposizione, così come le altre Commissioni. Vi assicuro che queste stanno davvero lavorando intensamente, ma devono trovare riscontro alle loro richieste, da parte dei Distretti e dei Clubs, altrimenti il loro impegno è superfluo ed il nostro scopo si vanifica.

Il Consiglio Nazionale è in continua ricerca di nuove dinamicità, al fine di essere sempre di più utile strumento e riferimento politico, gestionale, strategico. Queste riunioni, in spirito di amicizia, offrono l’occasione di sentirsi parte della vita istituzionale del Serra, attraverso la possibilità di ascolto, cosa che ritengo fondamentale e di confronto sui percorsi da intraprendere, in primis per il mantenimento dei Soci, ma congiuntamente per una prospettiva di accrescimento numerica e della qualità del servizio che siamo stati chiamati a svolgere. Per questo vorremmo dare ampio spazio ai Governatori, ai Presidenti, ai Referenti di Commissione, affinché rappresentino le vere difficoltà e proposte.

Intanto stiamo portando avanti con Antonietta il 19° Concorso Scolastico, con Filly il 4° Contest Fotografico, con Vera il 2° Concorso di Musica Sacra, che oggi verrà pubblicato, con Marco il service Sosteniamo la Fraternità, e altre attività non di minore importanza, e questo in sintonia con don Michele dell’UNPV e S. Em. il Card. Beniamino Stella nostro Consulente Episcopale. Approfitto per ringraziare caramente tutte queste persone che dedicano il proprio tempo per queste impegnative attività, così come i componenti del Comitato Esecutivo che continuamente percuoto. Una nota meno piacevole devo però esternarla, poiché ho notato che alcuni Distretti e Club, ignorano o quasi il tema di studio dell’anno, così come i ConcorsiScolastico, Musicale, il Contest Fotografico, la Penna dello Spirito, la FondazioneBeato Junipero Serra!

Amiche ed amici, sono anche queste le cose di cui dobbiamo parlare e confrontarci serenamente al fine di rendere un concreto servizio Serrano alla Chiesa! Sollecito nuovamente i Governatori (tra l’altro non tutti presenti a questo CNIS) ad essere più ligi alle linee guida del CNIS, vigilare nei Club ed aiutare gli stessi, in particolare di quelli in sofferenza. Debbo però dire che già dall’inizio dell’annualità, qualcosa di migliorativo si sta notando, ma bisogna dedicare più tempo ed essere incisivi, senza prevaricare, ma il necessario deve essere detto e fatto. Il Signore ci dia una fede operosa, un amore disposto a stancarsi per una speranza perseverante per nuove vocazioni sacerdotali e religiose.

Personalmente mi sforzerò di vivere la realtà della speranza cristiana e così vivrò la responsabilità che mi avete dato, non come un peso, ma come un dono.

Non stanchiamoci mai di servire e, viva il Serra.

Grazie.

 

Seconda parte: conclusione dei lavori del CNIS

Quanto ci siamo detti, sono importanti spunti ed in parte auspici, supportati però da persone che stanno lavorando in concreto, ma lo sappiamo bene, come il mondo ecclesiale non fa mai le cose di fretta, anche noi siamo prudenti, quindi con il conforto della preghiera, siamo ottimisti per il raggiungimento dei nostri obiettivi, rimanendo della convinzione che i Governatori sono i primi responsabili della vita del Serra! Tuttavia dobbiamo fare squadra e comunicare, per confrontarci, che ci permette anche di conoscere meglio se stessi, di riconoscere i propri pregi ma anche i propri limiti e riuscire così a ragionare, in un certo senso, come riuscire a modificarsi per ricoprire al meglio il ruolo, liberamente assunto! Ecco che emerge sempre di più la necessità della formazione, che ritengo necessaria in forma stabile, periodica e a breve termine.

Colgo l’opportunità per ringraziare Enrico, Antonio, Manuel e Marco che oggi pomeriggio e domani mattina, metteranno a disposizione la loro cultura Serrana con suggerimenti che nascono da ultradecennali esperienze.

Amiche ed amici, c’è quindi necessità di un forte impegno ed in prima persona, non è necessaria un’alta carica per trovare prudentemente nuovi Soci e qui entra in ballo la necessità di formazione, per tutti, vecchi e nuovi, perché i tempi cambiano.
Una raccomandazione, non lasciamoci distrarre da altre organizzazioni e da altri Club service, dove conta solo il “primato, l’io”! A noi non interessa apparire in prima persona! Il nostro interesse è diffondere la cultura vocazionale, con l’indispensabile preghiera.

Ebbene, con gli esempi e la protezione di San Junipero, tenendo presente il suo motto “siempre adelante”, ringrazio tutti/e per la fattiva partecipata presenza e vi auguro un buon servizio e buona vita.

Giuliano Faralli
PRESIDENTE

 

 

Nella foto il Presidente Faralli con il Cardinale Beniamino Stella

 

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