CNIS e formazione a Roma per crescere insieme

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Dal 26 al 28 gennaio 2024 si sono svolti a Roma l’incontro del CNIS e quello per la formazione di Presidenti e Governatori. Come sempre, è positivo incontrarsi e confrontarsi: un’occasione per conoscersi e per fraternizzare. Si è trattato di un tempo di ascolto, in cui si sono vissuti insieme dei momenti di preghiera: il santo Rosario guidato da mons. Vittorio Formenti, l’adorazione eucaristica con don Michele Gianola, la celebrazione eucaristica domenicale presieduta dal card. Beniamino Stella.

Tutti gli incontri sono stati ricchi di stimoli per la crescita personale e dei club. Si è annotato che alcuni club sono in sofferenza, ma vi sono anche segnali di crescita che vanno raccolti. Ogni club è un pilastro del Serra e ogni serrano può fare tanto: ciascuno si deve sentire corresponsabile e attivo. Va, comunque, maturata la consapevolezza della particolarità del Serra, tra i service clubs esistenti. Come per ogni club, è importante la presenza nel territorio: missione del Serra è cercare di incidere a livello culturale, secondo le finalità proprie e la connotazione che rende vicini e partecipi della vita della Chiesa. Al contempo, il Serra vive la vicinanza con i seminaristi e i presbiteri, la presenza riconosciuta negli organismi ecclesiali: ciò distingue, è una peculiarità specifica; ma ciò non toglie nulla al carattere laicale del Serra. Laicale e non laicista.

Sul termine ‘laico’ ci si è soffermati: sono varie le accezioni del termine, ma in contesto ecclesiale rimanda ad ogni battezzato, membro del popolo di Dio. Il Concilio Vaticano II ha posto in evidenza la ministerialità di ogni battezzato, partecipe della missione della Chiesa. Il laico svolge la sua funzione sia all’interno della Chiesa sia – e questo in modo particolare – nel mondo in cui è presente nel modo che gli è proprio: con la sua professionalità, con la sua famiglia, con le sue scelte di impegno sociale. L’operatività del Serra è volta ad animare la comunità umana alla luce del Vangelo.

Nella sua omelia, il card. Stella ha ricordato che “il Serra club è un’esperienza che aiuta prima di tutti noi a crescere spiritualmente alla scuola del Vangelo” e ha sottolineato la bellezza e ricchezza interiore rintracciabili solo dell’essere umano. Mentre scorrono, di domenica in domenica, le pagine del Vangelo di Marco, siamo invitati a metterci alla sequela di Gesù, con sempre rinnovata disponibilità.

Il Cardinale ha concluso l’omelia con una preghiera che può essere quella di ogni serrano, che desidera ascoltare Gesù Signore, sentirlo vivo e operante nella vita ogni giorno, per poter essere in grado di compiere la missione che gli viene affidata, sapendo stare accanto ai presbiteri nel loro cammino.

Maria Lo Presti