Club di Palermo. Il policonsumo di droghe tra i giovani e la deresponsabilizzazione

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Venerdì 19 gennaio 2024, il Serra Club di Palermo si è riunito in Seminario Arcivescovile per il primo appuntamento del nuovo anno.

Il tema della conferenza, di grande interesse per l’argomento trattato, è stato fortemente voluto dai seminaristi in fase di programmazione annuale per approfondire alcune problematiche sociali giovanili (soprattutto in concomitanza di alcuni sconvolgenti fatti di cronaca locale). La grande capacità di coinvolgimento del relatore,  Prof. Pietro Piro, sociologo e Direttore presso la Biblioteca Veni Creator Spiritus di Verona, ci ha guidato per mano nei meccanismi psicologici e fisiologici che oggi determinano il consumo di droghe da parte delle nuove generazioni e la conseguente dipendenza da queste sostanze.

Il prof. Piro ci ha ricordato che il nostro organismo è un insieme di sistemi tra loro coordinati ed in equilibrio e che questo equilibrio viene turbato da varie circostanze (povertà, insicurezza, bullismo, altri tipi di violenza, calamità naturali ecc), più o meno frequenti, più o meno dolorose, che fanno parte della vita di tutti e che segnano e feriscono la vita di tutti.

In queste circostanze, l’eventuale utilizzo di psicofarmaci, opportunamente guidato e prescritto dai medici, aiuta l’organismo a recuperare quell’equilibrio psicofisico turbato.

Naturalmente, può accadere – così come è accaduto nell’esperienza di alcuni pazienti del Relatore – che, visti i risultati positivi del farmaco, il paziente possa decidere di assumerlo in autonomia, anche quando non è strettamente necessario, generando in alcuni casi vere e proprie dipendenze.

Il consumo di droghe e la relativa dipendenza, anche oggi, scaturisce da un analogo meccanismo. I giovani, portano spesso ferite che, nell’odierna società spesso distratta e spersonalizzante, non sono curate dalle comunità sociali nelle quali vivono con il necessario amore, cura e attenzione.

La presenza sul mercato di droghe a basso prezzo e facilmente accessibili ai giovani, e gli effetti “immediati” che aiutano a superare (ma solo per un breve lasso di tempo) le ferite dell’esistenza, generano inevitabilmente dipendenza. Le droghe appaiono come una risposta facile per “anestetizzare” le quelle ferite. Ma così come gli effetti positivi sono immediati, sono altrettanto fugaci, spingendo l’individuo in un tunnel di vera e propria dipendenza. Analoghi meccanismi vengono creati anche da pattern di comportamenti come quello del gioco d’azzardo. Le droghe inoltre deresponsabilizzano, perché chi ne fa uso non si considera responsabile delle azioni compiute sotto effetto delle droghe.

L’intervento del prof. Piro si è concluso con un vivace dibattito finale con i seminaristi, che sono stati invitati ad “essere attenti” alle persone che gli verranno affidate nelle parrocchie: “La droga infatti è una risposta, ma non è certamente LA RISPOSTA”. La risposta infatti per il relatore va ricercata soltanto in Gesù. Ovviamente la proposta di Cristo, intesa come RISPOSTA, non potrà mai avere lo stesso effetto immediati di una sostanza chimica che il nostro organismo assume: gli effetti si vedranno dopo un cammino personale lungo e faticoso, ma saranno duraturi. Ma è proprio questa la nostra sfida! Non dimentichiamo che San Junipero Serra, pur avendo una gamba in cancrena, non ha mai smesso la sua opera di evangelizzazione. Anche noi, ispirandoci a lui, dobbiamo essere costanti nel percorrere questa strada, nonostante la nostra consapevolezza di partire “svantaggiati”.

L’incontro si è concluso con la cerimonia di ammissione nella famiglia del Serra Club di Palermo del nuovo socio il Dott. Raffaele Pomo e con la consueta conviviale con i seminaristi.