CLUB DI ROMA. IL MIRACOLO DELLA SANTA CASA DI LORETO

Si torna a parlare di miracoli negli incontri del Serra Club di Roma. Dopo i “Miracoli a Lourdes”, tema magistralmente trattato nel 2020 dal vaticanista Fabio Bolzetta, il “Miracolo della Santa Casa di Loreto” è stato oggetto di approfondimento nella conviviale del 17 maggio 2023, che ha avuto come relatore l’illustre autore del libro, dott. Federico Catani, alla presenza di soci, ospiti e simpatizzanti, vivamente partecipi all’argomento di estremo interesse. Niente di più bello perché i miracoli affascinano, polarizzano e provocano. La multiformità dei miracoli va vista, infatti, come un invito: incoraggiare e spingere a cercare il loro significato e la loro verità. Sono varie le categorie dei miracoli: quelli di guarigione sono certamente i più numerosi, ma non mancano nella storia della Chiesa anche altri miracoli che riguardano fatti soprannaturali inspiegabili. Uno di questi riguarda la Santa Casa di Loreto.

L’evento prodigioso avvenne nella notte tra il 9 e il 10 maggio 1291 quando la preziosissima reliquia della Santa Casa in cui la Madonna aveva ricevuto l’annunciazione dall’Arcangelo Gabriele sull’incarnazione del Verbo, sparì improvvisamente da Nazareth per ritrovarsi, trasportata dagli Angeli, a Tersatto, in Croazia, oggi un quartiere della città di Fiume, dove divenne subito oggetto di devozione. Dopo una permanenza di tre anni, la notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, la Casa di Nazareth sparì improvvisamente di nuovo, così com’era arrivata, per spostarsi questa volta nelle Marche, in tre luoghi diversi: dapprima ad Ancona sul colle dove oggi sorge la Chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, poi nella zona di Recanati in località Banderuola dove c’era un boschetto di proprietà di una nobildonna di nome Loreta da cui potrebbe derivare l’attuale nome di Loreto della città, quindi sul Monte Prodo nel campo di due fratelli, per fermarsi poi definitivamente, nel dicembre 1296, sulla pubblica strada dove sorge l’attuale Basilica e dove è stata costruita una città, proprio attorno all’insigne reliquia. La Santa Casa è una piccola costruzione di metri 9,50 x 4, costituita da una stanza con una porta e una finestra, quella dell’Annunciazione, e da tre pareti alte circa tre metri. In questa Casa, dove è avvenuta la nascita di Maria e il mistero dell’Immacolata Concezione, ha avuto luogo anche l’incarnazione di Gesù e la sua vita terrena nella Sacra Famiglia.

Studioso e cultore del mistero di Loreto, il dott. Federico Catani, autore del libro edito dall’Associazione “Luci sull’Est” dal titolo: “Il miracolo della Santa Casa di Loreto”, è nato a Jesi nel 1986 e, dopo essersi laureato in Scienze Politiche presso la LUISS “G. Carli” di Roma, ha conseguito anche la laurea in Scienze Religiose presso la Pontificia Università di Santa Croce. Giornalista, pubblicista, ha insegnato religione cattolica nelle scuole statali. Direttore responsabile di “Spunti” dell’Associazione “Luci sull’Est”, collabora con diverse riviste e blog del mondo cattolico.

La relazione del dott. Catani, attenta e molto precisa, è stata rivolta, in particolare, all’autenticità e alla sacralità del trasporto miracoloso della Santa Casa di Loreto, messo in dubbio da alcuni storici che lo vogliono, invece, effettuato con mezzi navali dall’uomo. Questa ipotesi è considerata inattendibile dal relatore perché non supportata da nessuna prova efficace e tecnicamente non valida. L’ipotesi di un trasporto umano, mediante la scomposizione dei muri e la loro ricomposizione, è insostenibile, infatti, sia da un punto di vista temporale per la simultaneità delle date di distacco e di arrivo a Torsatto nel 1291, sia perché è impossibile smontare e trasportare tante volte le pietre della Casa per ricostruirle poi fedelmente in ogni luogo di arrivo. E’ incontestabile, inoltre, che la Santa Casa, pur non avendo fondamenta, in quanto semplicemente appoggiata su un terreno irregolare di nessuna consistenza e non allo stesso livello perché una parte è sospesa nel vuoto di un fosso, si è conservata integra in tutti questi secoli, senza alcun cedimento. Ragione per cui non può essere stata fabbricata, abbattuta e rifabbricata, così com’è, anche nel posto ultimo in cui si trova, con una geometria, peraltro, del tutto inalterata in quanto perfettamente combaciante con le medesime dimensioni delle fondamenta rimaste a Nazareth. Altre prove e testimonianze sull’originalità del manufatto sono la malta con cui le sante pietre sono murate che proviene dalla Palestina, i graffiti incisi sulle pietre di chiara provenienza giudeo-cristiana e due monete trovate nel sottosuolo che sono dello stesso anno della traslazione. Numerosi gli avvenimenti misteriosi e miracolosi che si sono verificati intorno alla Santa Casa. Un Vescovo che aveva voluto riprodurre una copia della Santa Casa prelevando una pietra da quella vera fu colto improvvisamente da una grave malattia dalla quale guarì altrettanto improvvisamente quando la santa pietra fu rimessa al suo posto originario. Altro fatto inspiegabile fu quello di un famoso architetto che, su disposizione di Papa Clemente VII, aprì due porte nelle pareti della Santa Casa cadendo ammalato dopo la prima picconata. A un seminarista al quale fu chiesto di continuare l’opera di apertura non accadde, invece, assolutamente nulla avendo dapprima digiunato e pregato per una settimana.

Sappiamo quanto la Chiesa sia responsabile prima di affermare la veridicità di un miracolo o di un evento prodigioso con processi che durano molti anni. Eppure, in questo caso, la Chiesa e i Pontefici che si sono succeduti hanno sempre ribadito sia l’autenticità della Santa Casa, sia il miracolo dei trasporti prodigiosi fino a quello di Loreto. Inquadrando, inoltre, la Santa Casa dentro la storia, il relatore riporta come essa abbia avuto un ruolo essenziale nella lotta contro l’oppressione islamica con le battaglie di Lepanto nel 1571 e di Vienna nel 1683, vinte dall’esercito cristiano grazie all’intercessione della Vergine Maria di Loreto.

Oggi sul posto è sorto un Santuario, il cosiddetto Santuario Loretano, che risale al IV secolo, dove si conserva e si venera la Santa Casa della Vergine Maria, luogo per eccellenza di santità e meta di pellegrinaggio e devozione. Un Santuario che il relatore definisce “polmone spirituale per quanti lottano a difesa dei principi non negoziabili: diritto alla vita, difesa della famiglia naturale, diritto dei genitori a educare i figli”. Un luogo di culto che Papa Giovanni Paolo II ha riconosciuto come “Primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e, per diversi secoli, vero cuore della cristianità”. Nel Santuario trova posto, per espressa volontà di Papa Pio XI, la statua della Madonna, scolpita su legno di cedro del Libano, in sostituzione di quella originaria del XIV secolo, andata distrutta in un incendio.

Un incontro sicuramente stimolante e una conferenza molto dotta e interessante, grazie all’importanza del tema e alla professionalità dell’illustre relatore che con solide argomentazioni ha saputo portare sostegno alla verità storica delle miracolose traslazioni e che ha riscosso concorde e unanime consenso da parte dei partecipanti manifestato, al termine della conferenza, con un lungo e caloroso applauso di ringraziamento.

Un vivo apprezzamento e un sentito e sincero ringraziamento, infine, al dott. Roberto Razzano per la pregevole organizzazione, la calorosa accoglienza e l’impeccabile stile e professionalità che hanno sempre contraddistinto la sua persona, oltre che per il contributo fattivo ai fini della perfetta riuscita dell’evento in questo suo penultimo mese di Presidenza e al quale, interpretando il pensiero di tutti i soci, va estesa la nostra gratitudine per l’impegno, l’attenzione e la sensibilità di cui ha dato prova in questi due difficili e intensi anni del suo mandato di Presidente al servizio del Serra Club di Roma. A conferma dell’eccellente lavoro svolto dal dott. Roberto Razzano si ha notizia della convergenza, da parte delle Commissioni nomine dei Club, per la sua designazione a Governatore eletto del Distretto 72.

Grazie Presidente!

 

Cosimo Lasorsa