Il ricordo di Papa Luciani da parte del Cardinale Beniamino Stella

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In occasione della beatificazione di papa Giovanni Paolo I, abbiamo desiderato un commento da parte di S.E. rev.ma il Signor Cardinale Beniamino Stella, postulatore della sua Causa di Beatificazione, nonché nostro consulente episcopale.

In questi ultimi tempi, Eminenza, abbiamo potuto conoscerla anche come postulatore della beatificazione del “Papa del sorriso”, Albino Luciani. Gli sono bastati trentatré giorni per farci sentire presente lo sguardo di Dio, padre e madre. Lei ha avuto modo di approfondire più di chiunque altro la sua figura: cosa l’ha colpita di più della figura di Giovanni Paolo I?

Conoscendo un po’ il profilo della personalità di Giovanni Paolo I e le sue caratteristiche di uomo riservato e piuttosto timido, penso che i tanti sì che ha detto alla Chiesa nelle differenti e impegnative tappe della sua vita gli siano costati “sangue”! Penso soprattutto alla chiamata al Pontificato sul soglio di Pietro. È noto che per l’Episcopato non pochi avevano detto che non era idoneo… per la salute, o per la voce esile e debole che aveva. Per il trasferimento a Venezia è anche acquisito che ha fatto fatica ad accettare la volontà del Papa Paolo VI che lo stimava molto e che ha insistito con lui perché accettasse la chiamata a recarvisi come Patriarca. Per la Cattedra di Pietro lui stesso all’indomani della sua elezione disse che la fiducia dei Confratelli Cardinali lo aveva colto totalmente di sorpresa! Anche per questa suprema prova di fede disse un sì certamente molto sofferto.

Sono quei tanti sì della nostra vita che alla fine ci danno la pace e ci fanno sentire che il Signore viaggia in nostra compagnia e ci sostiene nel portare le croci che giungono nei vari tornanti dell’esistenza, e soprattutto nella varie chiamate al suo servizio e nelle mansioni che Lui ha disposto per noi. Poi… ci pensa Lui ad aprire varchi impensati e impossibili alle umane risorse. Penso che così abbia fatto il Signore in quella notte del 28 Settembre 1978, quando nella solitudine del Palazzo Apostolico lo ha, infine, chiamato a sé nel sonno della morte, aprendo tuttavia una tappa nuova, nuovissima, nella storia del Pontificato romano, con l’arrivo sulla Cattedra di Pietro di Giovanni Paolo II.