Messaggio del Presidente, Enrico Mori, a tutti i serrani.

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Carissimi,

come già ho già avuto modo di scrivere sulla lettera che avete ricevuto pochi giorni fa tramite la newsletter stiamo vivendo un momento “irreale”: tutto sembra ovattato, fermo, strade deserte, persone che fino a pochi giorni fa si salutavano stringendosi la mano o baciandosi oggi quasi si ignorano o almeno si mantengono ad una certa distanza è come se ognuno di noi avesse paura di dire anche ciao, buongiorno, come va?

Oggi, sono entrato nel “mio” Duomo, è a poche decine di metri da casa mia, punto di riferimento mio e di ogni mio concittadino: vuoto, silenzioso, con alcune candele accese agli altari, ma la “Madonna del Popolo”, è “presente” nella sua nicchia sull’altar maggiore, è in mezzo a noi.

Ci ha sostenuto durante la peste che colpì Pontremoli nel lontano 1622.

Ci sostiene e guida in un ogni momento della nostra vita e, oggi ancora di più, è Lei che ci indica la Via Luminosa che ognuno di noi deve seguire per uscire dal buio in cui ci ha scaraventati questo coronavirus, questo mostro invisibile, ma purtroppo presente, nella nostra vita quotidiana.

Come me ogni serrano ha la “sua” Madonna: Divino Amore per i romani, La Consolata per i torinesi, la Madonna dei Rimedi per i palermitani e via dicendo, Lei c’è, è la nostra mamma, è Lei che dobbiamo pregare, è a Lei cui dobbiamo chiedere aiuto e conforto perché ne sono certo con la Sua intercessione usciremo da questo assillo che ci angoscia.

Questo è quanto stiamo vivendo, ma la nostra vita e la vita del nostro amato Serra non può e non deve fermarsi.

Durante la S. Messa di questa terza domenica di quaresima celebrata in S. Pietro da S.E. il Cardinal Comastri nell’omelia pronunciat,a ha sottolineato che “La prova di questa epidemia è un avvertimento. È qualcosa che Dio usa per farci riflettere, per spingerci sulla strada del bene. Non perdiamo l’occasione”.

Ecco noi non dobbiamo perdere l’occasione di ritrovare la “vera sorgente di vita”, siamo fragili e l’unica roccia è il Signore Gesù.

Restiamo in comunione tra noi e facciamo sentire la nostra vicinanza anche soltanto tramite whatsapp ai nostri sacerdoti e seminaristi.

Vi abbraccio.

Enrico Mori

 

Maria, Madre delle vocazioni e San Junipero Serra, pregate per noi

1 commento
  1. Marco Giraldi
    Marco Giraldi dice:

    Gentilissimo Signor Presidente

    Osserverete le leggi e le metterete in pratica dice il Libro del Deuteronomio della Liturgia di Oggi. Sono contento di poter rispondere personalmente a questa sua Seconda Lettera che indirizza a tutti i soci serrani. Non sapevo della peste che ci fu a Pontremoli nel 1622 e devo dire che ha fatto bene a rivolgersi alla santa protettrice che è Santa Maria Assunta detta anche la Madre del Popolo che iniziò i suoi nel 1636 a distanza di sei anni da quando fu deciso di erigere questa Concattedrale e fu consacrata nel 1723. Fu eretta in Cattedrale nel 1787 con una “Bolla Papale” emessa da Papa Pio VI(nato nel 1717 e Sommo Pontefice dal 1775 al 1799) al momento dell’Istituzione della Diocesi di Pontremoli ovvero il 4 Luglio 1797 ed infine nel 1988 San Giovanni Paolo II la fece diventare “Diocesi di Massa-Carrara e Pontremoli”. La stessa cosa l’ha fatta Papa Francesco recandosi personalmente presso la Basilica di Santa Maria Maggiore e davanti al Crocifisso Ligneo presente nella Chiesa di San Marcello per invocare l’aiuto del Signore ricordando l’episodio della peste avvenuta a Roma nel 1522 ai tempi di Papa Adriano VI(nato nel 1459 e Papa dal 1522-23) affinchè possa allontanare questa brutta che ha colpito centinaia di persone causando la morte di tante persone fra cui preti e politici anche se ci sono molti guariti però bisogna essere tutti uniti in opere e preghiera. Davanti a questo crocifisso ci pregò per la prima volta San Gregorio Magno(nato nel 540 e Pontefice dal 590 al 604) nel 593 per scongiurare la fine di una brutta pestilenza e Gregorio XVI(nato nel 1731 e Papa dal 1831 al 1846) nel 1837 perchè la popolazione era stata colpita da una terribile epidemia di colera. Se questa fosse una prova che ci ha mandato dio dobbiamo tenere duro e andare verso il bene come ha ricordato il Cardinale Angelo Comastri che è il “Vicario Generale di Sua Santità”. Non scoraggiamoci anche se non è facile visto le brutte notizie che sentiamo nei telegiornali e leggiamo sui giornali ma tutto passerà. Buona giornata a tutti i serrani presenti in ogni parte del mondo

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