Congresso dei Distretti 69 e 70. Passaggio delle consegne al nuovo Governatore

 

Nei giorni 24 e 25 Maggio, si è tenuto al Santuario di Vicoforte (Mondovì), il congresso di Serra International Italia relativo ai club dei Distretti 69 e 70: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia a Svizzera italiana. Il tema, “Serra, services, società”, ha dibattuto l‘importanza dell’azione serrana nell’oggi con un’efficace testimonianza di cultura cristiana e vocazionale. “Il club non è tale – si legge in una delle relazioni presentate – se non ben inserito nella società a tutti i livelli. Le collaborazioni, le testimonianze, le presenze sono obbligatorie per creare relazioni in ogni ambiente che conta del quotidiano cittadino. La missione vocazionale del Serra deve essere attuata dove la Chiesa non riesce ad agire con le sue strutture; deve essere di complemento ed aperta a tutte le cosiddette “mentalità”, attuale nell’immagine e nel linguaggio pur preservando i principi fondamentali della cultura cristiana e i chiari messaggi del Vangelo, che non devono restare rinchiusi nei nostri ambiti”.
Un momento importante dei lavori è stato il passaggio delle consegne dal governatore distrettuale uscente a quello entrante per il biennio 2019/2021. Si tratta del socio del Serra Club Sanremo, il commercialista Rag. Ezio Conio.
Dopo i dovuti ringraziamenti a chi lo ha preceduto ed ai suoi collaboratori ha iniziato ad esporre le sue considerazioni ed i programmi per un’organica attività distrettuale.
“Cosa vuol dire essere governatore di un distretto? – dice Conio – vuol dire essere il punto d’incontro di tutti i clubs che lo compongono. I Clubs sono la vera vita del Serra, la linfa dove il Serra può alimentarsi, lavorare e vivere ed è per questo che il governatore ed i suoi collaboratori hanno il preciso compito di essere vicini a loro, ai loro presidenti agli incaricati e ai soci. Una presenza che deve essere costante; aperta ad ascoltare le necessità, ad osservare il lavoro che viene svolto e, con grande discrezione ed umiltà, aiutare a risolvere gli eventuali problemi. Come dice il manuale del governatore: “intervenire anche nelle controversie sempre con spirito sereno, del “buon padre di famiglia” disponendosi con umiltà di servizio alla risoluzione delle problematiche tenendo presente il grande valore del bene comune che si rappresenta” . Fondamentale il sostegno a quei club in crisi affinchè possano ripartire sul proprio territorio e far rifiorire lo spirito del Serra in maniera che quanto fatto negli anni non si disperda in semplici ricordi. Ogni club sono sicuro che racchiuda delle proprie virtù che devono essere messe a conoscenza e a disposizione di tutti. Il mio impegno sarà senz’altro quello di valorizzare ciò che hanno fatto e vogliono attuare, ma sarà mio preciso compito, perchè mio fermo convincimento, riuscire a far realizzare alcune cose importanti:
– la prima è senza dubbio una buona comunicazione; ogni club deve lavorare sulla comunicazione affinchè all’esterno sappiano non solo che esiste un club Serra ma anche cosa fa; non dobbiamo sentirci inferiori agli altri “clubs service”, ma dobbiamo capire che, pur nella diversità di oggetto e finalità, siamo uno di loro;
– i giovani: dobbiamo far capire ai giovani chi siamo, cosa facciamo, cosa valiamo e cosa vogliamo fare con loro. Non per questo è intenzione di creare delle vere e proprie sezioni giovanili del Serra. Semplicemente lavorare su progetti di vario genere insieme a loro ed operare nel gruppo “Service Giovani” che il Club di Sanremo ha lanciato a livello nazionale. Alcuni, lontani dalla Chiesa, avranno occasione di vivere momenti di riflessione sulla nostra cultura, qualcun altro, potrebbe diventare anche un buon serrano di domani, l’erede naturale di tutti noi e continuare nel grande lavoro di vicinanza ai seminari e seminaristi ed ai sacerdoti, soprattutto coloro che hanno più bisogno di sentire la nostra amicizia. Ricordo, anche, il concorso scolastico nazionale ed altri eventi organizzati da alcuni club;
– Non ultimo è quello di avere un continuo contatto con i Vescovi delle diocesi per la disponibilità che il nostro club deve dare.”
Quindi, Ezio Conio ha esposto il tema distrettuale:
“LA FEDE NON E’ UNA TEORIA, UNA FILOSOFIA, MA UN INCONTRO: ANCHE I CLUBS ED IL DISTRETTO DEVONO ESSERE UN PUNTO D’INCONTRO……. ATTIVO PER UN’EFFICACE AZIONE SERRANA”.
“Ho preso spunto per questo titolo – dice Conio – “dalle parole del Santo Padre, riprese a sua volta dal Papa Emerito Benedetto XVI, riprese a sua volta ancora, come traccia dal tema nazionale di questo anno sociale, dal Presidente Enrico Mori. Mi sono subito ritrovato nello spirito di governatore che precedentemente avevo accennato. Fondamentale per me è “PUNTO D’INCONTRO”, l’arrivo della nostra vita di cattolici impegnati dediti ad un lavoro concreto, pronti a confrontarsi ed aiutarsi vicendevolmente. Solo dall’incontro di persone può nascere qualcosa di buono: questa è la vita naturale che ce lo insegna, ma anche la vita spirituale. Dall’incontro con Gesù non può che nascere qualcosa di molto buono.
La fede non deve essere una teoria basata su cose astratte teoriche e filosofiche. Questo lo lasciamo, al limite, ai teologi, agli studiosi che devono saper trarre la verità dalle cose più profonde. Non dobbiamo però solo “fare” nel senso letterale della parola. Noi serrani dobbiamo manifestare la fede nel nostro lavoro quotidiano, con il nostro impegno nelle cose che facciamo, che organizziamo; la dobbiamo manifestare quando lavoriamo soprattutto negli eventi del Serra; questa è la vera differenza fra gli altri club, questa è la vera forza, questo è il “punto d’incontro” che il distretto ed i clubs devono attuare per crescere e lavorare sempre meglio portando avanti il pensiero dei nostri fondatori”.
Con queste parole il nuovo governatore, Ezio Conio, si è congedato, dando al Distretto 70 appuntamento al primo Consiglio Distrettuale del prossimo autunno ed augurando una buona estate anche di riflessione per essere ben preparati a svolgere il prossimo anno sociale con impegno e serenità.