Giugno mese della Chiesa

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Il mese di giugno di quest’anno è ricco di festività religiose che vale la pena di ricordare.

Domenica 2 giugno ricorre la festività dell’Ascensione, che celebra l’ascesa al cielo di Nostro Signore Gesù Cristo dopo la sua morte e resurrezione. Nel Credo degli Apostoli, l’Ascensione è menzionata con queste parole: “Gesù è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine”. Con la solennità dell’Ascensione si conclude, infatti, la vita terrena di Gesù che con il suo corpo, alla presenza degli Apostoli, si unisce al Padre nell’attesa della sua seconda venuta sulla terra per il giudizio finale e la restaurazione del regno di Dio (Parusìa).

L’Ascensione è anche il preludio alla Pentecoste, la seconda festività del mese che ricorre la domenica successiva 9 giugno, che ricorda la discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo e segna l’inizio della storia della Chiesa. La Chiesa vede, infatti, in questa solennità il suo vero atto di nascita di inizio missionario, e la considera, insieme alla Santa Pasqua, la festa più solenne del calendario cristiano, perché vede nello Spirito Santo la terza persona della Santissima Trinità come principio di identificazione dei fedeli, di unificazione della Chiesa, di assistenza del magistero della Chiesa stessa e di tutti i cristiani nella conoscenza della Verità.

Questo pensiero sublime si realizza e si conclude con la festa della Santissima Trinità, che segue nella terza domenica del 16 giugno. Dopo avere vissuto insieme agli Apostoli la salita al cielo di Cristo Gesù e dopo avere accolto lo Spirito Santo nella Pentecoste, la festa della Santissima Trinità ci introduce al mistero delle tre persone, Padre, Figlio e Spirito Santo, in una unica natura, nell’unità perfetta, in una reciproca relazione d’amore. “Una festa per contemplare e lodare il mistero del Dio di Gesù Cristo – ha detto Papa Francesco nella recita dell’Angelus del 27 maggio 2018 – che è Uno nella comunione di tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Per celebrare con stupore sempre nuovo Dio-Amore, che ci offre gratuitamente la sua vita e ci chiede di diffonderla nel mondo”.

Il mese liturgico si conclude, infine, con la solennità del Corpus Domini di domenica 23 giugno, più propriamente chiamata “Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù Cristo”, che ha lo scopo di celebrare la reale esistenza di Cristo nell’Eucarestia. Questa Eucarestia, alla quale il Corpus Domini si ricollega è, in sintesi, il sacramento dell’Unità della Chiesa, il sacramento che ricorda la consacrazione del pane e del vino fatta da Gesù nell’ultima cena. Simboleggia la passione di Cristo e il sacrificio sulla croce nella comunione dei fedeli.

Queste solennità che ci apprestiamo a celebrare in questo mese di giugno ci invitano, come serrani sostenitori della Chiesa e delle vocazioni sacerdotali, ad immergerci più profondamente nel mistero di cui Cristo ci ha reso partecipi. Se ci fermiamo, inoltre, a riflettere più intensamente, ci accorgiamo che in questo tempo liturgico ci viene offerta anche la possibilità di vivere la dimensione più specifica del nostro essere cristiani.

 

Cosimo Lasorsa